Welfare
Sciopero della fame a Bologna
Lo hanno proclamato da domani i detenuti della Dozza per protestare contro il sovraffollamento
di Redazione
I detenuti della Dozza di Bologna hanno deciso di proclamare da domani una protesta pacifica per attirare l’attenzione pubblica sulle condizioni interne al carcere, a cominciare dal forte sovraffolamento. La notizia dello stato di agitazione è contenuta in una lettera inviata alla Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna Vanna Minardi. La protesta consisterà in uno sciopero della fame, accompagnato dalla cosiddetta pratica della “battitura”, che avverrà quotidianamente a partire dalle 12 per 15 minuti ininterrottamente.
In merito alla Dozza, la Garante denuncia una situazione di «emergenza umanitaria, in un contesto di consolidati e progressivi tagli delle risorse destinate, a Bologna come su tutto il territorio nazionale, rende anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario, il cui numero non è congruo, ai limiti della sopportabilità». Minardi esprime dunque “solidarietà ai detenuti” auspicando «interventi urgenti che possano arginare il sovraffollamento delle carceri e consentire un miglioramento delle condizioni di vita all’interno degli istituti di pena, tanto per i detenuti quanto per chi vi opera quotidianamente».
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