Mondo

Avsi rinnova l’impegno contro focolai di colera

Riprese le attività di sensibilizzazione e attenzione all'igiene per evitare un nuovo diffondersi dell'epidemia

di Redazione

Nuovi focolai di colera si sono riaccesi in Haiti. Dopo le 5.300 morti nell’epidemia che si è avuta in ottobre e novembre scorsi, la stagione delle piogge particolarmente violente sta trascinando con sé la diffusione del vibrione.
Perciò, Avsi ha ripreso le attività di sensibilizzazione e di particolare attenzione all’igiene: «La prevenzione e la reidratazione immediata sono infatti il metodo efficace per evitare il diffondersi dell’epidemia e un’incidenza elevata di mortalità, come quella del focolaio esploso a ottobre. Oggi le persone sono più preparate – spiegano i responsabili -, però le circostanze igienico sanitarie dei campi sfollati sono sensibilmente peggiorate a causa delle piogge torrenziali che allagano i campi e diffondono immondizie, microbi, batteri».

Inoltre, essendo ormai passato un anno e mezzo dalla catastrofe, le regole internazionali e anche nazionali favoriscono lo smantellamento di interventi di emergenza, le distribuzioni di alimenti, acqua, il mantenimento di strutture di accoglienza temporanea.
Il tasso di mortalità è particolarmente elevato nei bambini dai 6 mesi, perché le mamme abbandonano l’allattamento e le loro difese si abbassano, ma anche nei bambini fino a 5 anni, in quanto la carenza di proteine e micronutrienti li rendono particolarmente fragili. Fondamentale sta diventando quindi l’intervento tempestivo per ripristinare le metodiche utili a evitare il contagio.

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