Mondo
E’ pulizia etnica
Perseguitati dall'esercito membri dell'etnia Kachin, quasi tutti cristiani
di Redazione

Gli scontri armati che da ormai tre settimane oppongono l’esercito birmano ai ribelli dell’Esercito indipendente Kachin (KIA) nel nord di Myanmar stanno degenerando in una “pulizia etnica” ai danni dell’etnia kachin. Lo ha dichiarato all’agenzia Fides un prete cattolico che per motivi di sicurezza ha chiesto di rimanere anonimo.
I preti e le suore della diocesi di Myitkyina “fanno tutto il possibile per aiutare i rifugiati dell’etnia kachin, quasi tutti cristiani e vittime di una repressione brutale dell’esercito” sostien la fonte di Fides. “Le donne, i bambini e gli anziani sono alla mercè dei soldati. Nei villaggi kachin”, i soldati birmani “uccidono i vecchi e i bambini, stuprano le donne, bruciano le case e confiscano le proprietà. Usano metodi crudeli per compiere una pulizia etnica. E’ in corso un vero dramma umanitaria”.
Secondo l’agenzia Fides, otre 20mila persone hanno lasciato le loro residenze. Gli scontri armati tra l’esercito di Rangoon e i ribelli kachin è esploso in seguito all’accordo siglato tra il regime birmano e la Cina per la costruzione di una diga nella zone di Kachin che prevede l’evacuazione di villaggi interi. Sotto le pressioni internazionali la giunta birmana sarebbe disposta a firmare un cessate il fuoco, ma nel contempo continua a dispiegare i suoi soldati e materiale militare a Kachin per lanciare un’offensiva finale contro i ribelli del KIA, noto per essere stato in passato una delle più potenti ribellioni del Myanmar.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.