Welfare
La stampa: Maroni ci lasci entrare nei Cie
A chiederlo Jean Leonard Touadi e Furio Colombo
di Redazione
Per Jean Leonard Touadi, deputato del Pd, «l’Italia è ormai entrata in un regime di apartheid», un infelice ingresso segnato dall’«introduzione del reato di immigrazione clandestina: perdendo il diritto di soggiorno si perde il diritto all’esistenza». Eppure il nostro Paese «ha applaudito alla rivoluzione dei gelsomini, peccato che una volta giunti in Italia quei ragazzi che hanno vissuto la rivoluzione sulla loro pelle hanno scoperto che i gelsomini in Italia non crescono affatto». «I giovani rinchiusi nei Cie», incalza, «hanno capito che per loro l’inferno non era finito, e ora guardano al nostro Paese smarriti, derubati del loro futuro». Mentre Touadi parla, alle sue spalle vengono proiettate le immagine dei Cie riprese nei blitz di alcuni parlamentari: a loro l’accesso non è vietato. Mura scrostate, materassi rotti e divelti a terra, nella sporcizia, lavelli che perdono acqua, panni messi ad asciugare sulle inferriate arrugginite. «È per questo», accusa, «che i Cie vengono resi inaccessibili, ma noi dobbiamo rompere il silenzio su quel che sta accadendo lì dentro». «La situazione», aggiunge il giornalista e deputato Furio Colombo, presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera, «è gravissima. Non esiste una percezione della violazione costante dei diritti umani che abita quei centri. Maroni sta fabbricando nel mediterraneo un’odiosa immagine dell’Italia. È arrivato il momento di dire basta», conclude.
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