Mondo
Unicef ha attivato ponte aereo con Somalia
L'agenzia Onu ha lanciato un appello di raccolta fondi per 31,9 milioni di dollari
di Redazione
Quella che è in corso nel Corno d’Africa è la più grave emergenza umanitaria al mondo e la Somalia è l’epicentro della crisi. In questo paese oltre 500 mila bambini soffrono di malnutrizione acuta e hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. La regione meridionale del paese è la più colpita, con l’80% di tutti i bambini malnutriti; in alcune zone del sud, un bambino su tre soffre di malnutrizione acuta.
«Ieri l’UNICEF ha trasportato – con un ponte aereo – a Baidoa 5 tonnellate di aiuti e rifornimenti, comprendenti alimenti terapeutici e medicinali per curare i bambini gravemente malnutriti e materiali per le forniture idriche per il campo sfollati di Baidoa. Anche kit sanitari stanno arrivando, via Mogadiscio, in 10 strutture sanitarie, per coprire le necessità di 100.000 persone per oltre 3 mesi» ha dichiarato il Rappresentante dell’UNICEF in Somalia, Rozanne Chorlton. «Siamo pronti a lavorare ovunque in Somalia, abbiamo avuto libero accesso a raggiungere i bambini più vulnerabili e bisognosi».
I bambini gravemente malnutriti hanno 9 volte più probabilità di morire dei bambini sani. Tra gennaio e maggio, l’UNICEF e i suoi partner hanno curato oltre 100.000 bambini affetti da malnutrizione acuta, attraverso gli 800 centri nutrizionali in tutta la Somalia; di questi, 460 bambini sono deceduti (in media 90 al mese), con oltre l’86% dei casi di mortalità segnalati nelle regioni centrali e meridionali.
«Risolvere la carenza di aiuti alimentari e di altre risorse per affrontare l’insicurezza alimentare nel sud è di massima urgenza per alleviare l’impatto dell’attuale crisi. Tuttavia, il cibo da solo non basta. I bambini e le loro famiglie hanno bisogno di servizi sanitari, acqua potabile, alimentazione e un adeguato livello di cure e protezione», ha detto Chorlton.
Nelle regioni centrali e meridionali della Somalia, l’UNICEF prosegue senza sosta la sua attività, in particolare a sostegno dei 500 centri terapeutici ambulatoriali e per la salute e la nutrizione materno-infantile.
Per questa emergenza, l’UNICEF ha lanciato un appello di raccolta fondi per 31,9 milioni di dollari per rispondere nei prossimi 3 mesi ai bisogni immediati di donne e bambini del Corno d’Africa- in particolare di Somalia, Kenya, Etiopia e Gibuti- colpiti dalla crisi.
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