Di fronte all’aumento del 22 per cento delle importazioni di olio di oliva straniero in Italia nel primo quadrimestre del 2011 è importante rafforzare il sistema dei controlli per evitare le truffe e che venga spacciato come “Made in Italy” prodotto straniero, come purtroppo troppo spesso avviene. E’ quanto rileva la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per il sequestro, da parte dei Nac, nuclei antifrodi carabinieri del Comando carabinieri Politiche agricole e alimentari di oltre 9000 litri di olio proveniente da Spagna e Grecia indicato come “extravergine d’oliva” che è risultato in realtà “deodorato” all’esame di laboratorio degli “alchilesteri”. Un sequestro che forse spiega il perché – sottolinea la Coldiretti – sugli scaffali dei supermercati sia possibile trovare degli oli extravergine di oliva a prezzi stracciati che non coprono neanche le spese di raccolta e di imbottigliamento dei veri produttori olivicoli. L’Italia – prosegue la Coldiretti – è il piu’ grande importatore mondiale di olio di oliva, ma nei supermercati tutto quello in vendita sembra italiano perché le etichette sono praticamente invisibili o perché si utilizzano nomi o immagini che richiamano impropriamente alla realtà nazionale. Un vero inganno dietro il quale spesso si nascondono anche le truffe che oggi – continua la Coldiretti – grazie ad un sistema dei controlli, che comunque deve essere ulteriormente potenziato, è piu’ facile combattere. Il consiglio della Coldiretti per i vacanzieri è quello di rivolgersi direttamente dai produttori agricoli in azienda o nei mercati degli agricoltori di campagna amica dove è possibile fare acquisti di qualità al giusto prezzo.
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