Mondo

L’Arabia Saudita ritira l’ambasciatore

Lo rende noto un comunicato del re Abdullah

di Redazione

La violenza della repressione messa in atto dal presidente Bashar al-Assad nei confronti delle manifestanti anti-governative è “inaccettabile” ed è per questo che l’Arabia Saudita ha deciso di ritirare il proprio ambasciatore da Damasco. È quanto si legge in un comunicato diffuso da re Abdullah a spiegazione della mossa diplomatica alla quale si accompagna la richiesta di interrompere queste violenze prima che sia troppo tardi. Ieri anche la Lega Araba aveva diffuso un comunicato nel quale condannava duramente la violenta repressione della rivolta da parte del governo di Assad. Secondo quanto denunciato dagli attivisti, solo ieri 80 persone sono state uccise in seguito ai raid condotti dai militari nel centro e nell’est della Siria. Almeno cinquanta persone sono morte quando i carri armati e i veicoli carrozzati sono entrati a Deir al-Zour durante la chiamata della preghiera dell’alba. Altri 26 sono stati uccisi a Hula, vicino a Homs, e tra le vittime si conta anche un bambino di 10 anni. Gli attivisi hanno denunciato vittime anche a Idlibm, nel nord ovest della Siria. Secondo le organizzazioni locali per i diritti umani, sono almeno 1.700 i civili morti e decine di migliaia gli arrestati da quando sono iniziate le proteste a metà marzo.

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