Welfare
Da regolarizzazione lavoratori migranti 3 mld
La proposta di Stranieriinitalia.it, il portale dell'immigrazione
di Redazione
«C’è un tesoretto sfuggito a Tremonti, vale tre miliardi l’anno e potrebbe aiutare l’Italia a uscire dalla crisi. Basterebbe una norma di poche righe, inserita nella manovra, che preveda la regolarizzazione dei lavoratori immigrati senza permesso di soggiorno». È la proposta lanciata da Stranieriinitalia.it, il portale dell’immigrazione, che sottolinea come la regolarizzazione riguarderebbe almeno 500mila lavoratori e regalerebbe all’Italia «un bel po’ di soldi in più di quelli racimolati con molti dei contestati tagli all’esame del Parlamento».
Per la regolarizzazione di ogni lavoratore, suggerisce il sito, «si potrebbe chiedere – incalza – come due anni fa, un contributo una tantum di cinquecento euro, che frutterebbe subito duecentocinquanta milioni di euro. Ma il vero guadagno per il Paese sarebbe rappresentato da mezzo milione di nuovi contribuenti».
Ogni immigrato regolare, infatti versa in media quasi 6mila euro l’anno tra tasse e contributi: la regolarizzazione porterebbe quindi nelle casse dello Stato tre miliardi di euro ogni anno.
«Una scelta di questo tipo sarebbe anche un passo avanti importante per l’integrazione. Darebbe la possibilità a centinaia di migliaia di immigrati che vivono e lavorano in Italia di contribuire al benessere della loro nuova patria» commenta Gianluca Luciano, amministratore unico della casa editrice Stranieri in Italia, augurandosi che la classe politica possa cogliere questa occasione.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.