Mondo

Hammarberg, gli e/orrori dell’Europa

Riflessione sulle violazioni dei diritti umani nella guerra al terrore

di Redazione

A dieci anni dall’11 settembre, Thomas Hammarberg, commissario europeo per i diritti umani, ha pubblicato oggi sul sito della Commissione alcune riflessioni su un decennio di “guerra al terrore” (leggi qui la versione integrale in inglese). Eccone un sunto.

L’anniversario dell’11 settembre è l’occasione per riflettere se le risposte ufficiali agli attacchi sono state appropriate ed efficaci. Hammarberg critica la risposta degli Stati Uniti non nella determinazione della risposta, ma «nella scelta dei metodi». Infatti «per combattere i crimini attribuiti ai terroristi, altri crimini sono stati commessi, in un numero impossibile da definire. Molti di essi sono stati deliberatamente e attettamente nascosti. Ciò impone una autocritica consistente, anche in Europa».

La responsabilità deill’Europa

Secondo Hammarberg «anche i governo europei sono profondamente complici della strategia della guerra al terrore degli Stati Uniti» e hanno «permesso, protetto e pertecipato a operazioni della Cia che violavano aspetti fondamentali del nostro sistema di giustzia e di protezione dei diritti umani». Questo approccio «è stato un grave errore».

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