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Ue: bufera sul bilancio

Per il 2012 sottratti 15 mln al fondo per le frontiere esterne e 10 mln al fondo rimpatri e Frontex

di Redazione

«Mi domando come il Parlamento europeo intenda rafforzare Frontex quando, dati alla mano, il Consiglio dell’Ue, nel bilancio 2012, ha previsto tagli altissimi rispetto a ciò che era stato deciso dall’Esecutivo Ue per due dei principali fondi europei per la gestione dei flussi migratori, quali il fondo per le frontiere esterne, a cui sono stati sottratti ben quindici milioni, e quello per i rimpatri, che subirà una perdita di dieci milioni come lo stesso Frontex».

Sono le perplessità espresse dall’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morandi, in merito al nuovo mandato dell’Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’Ue, votate oggi dall’Assemblea a Strasburgo.

«Se si tolgono soldi a questi due fondi  -ha aggiunto l’eurodeputato del Carroccio – si rischia, ancora una volta, di mandare in tilt la gestione dei confini esterni e di far pagare ai Paesi dell’Ue, specialmente a quelli più esposti ai flussi, come l’Italia, le conseguenze dell’immigrazione. Mentre in sede legislativa europea, si sta tentando di rimediare al fallimento conclamato di Frontex, gli Stati membri, al contrario, continuano ad opporsi, in maniera del tutto irresponsabile, a una gestione comune delle frontiere esterne».

«Mi auguro, a questo punto, che il Parlamento si dimostri meno ipocrita del Consiglio e faccia valere con forza le sue ragioni, anche quando si tratterà di dotare Frontex delle risorse necessarie ad un operato migliore, al fine di rendere più sicuri i nostri confini», ha concluso Morganti.

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