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Il vescovo di Tunisi sull’isola dopo le violenze

«Bisogna andare a fondo e capire la situazione per rimediare non solo al sintomo ma anche al virus»

di Redazione

«Bisogna andare a fondo e capire la situazione per rimediare non solo al sintomo ma anche al virus». Lo ha detto Maroun Elias Lahham, vescovo di Tunisi a proposito dei disordini di questi giorni a Lampedusa. Il presule è arrivato sull’isola per celebrare la Messa per la patrona, la Madonna SS. Maria di Porto Salvo. «Quando la gente è disperata tutto, è pronta a fare tutto, anche una sciocchezza, anche ricorrere alla violenza» ha ricordato il vescovo.

Il prelato si detto «molto triste» per le scene di guerriglia viste ieri sull’isola. E ha parlato anche della reazione dei lampedusani. «Quando uno è stanco, è stanco. Ma bisogna andare a cercare le motivazioni di questa stanchezza. Quando si lanciano delle pietre non si deve guardare la pietra ma la mano. Il giudizio se hanno fatto bene o male non spetta certo a me ma a Dio» ha ricordato. E sui suoi connazionali rimasti nel Centro di identificazione e che il prelato non sa ancora se riuscirà incontrare «Se li potessi incontrare direi loro di non sputare nel piatto nel quale hanno mangiato» ha affermato.

 

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