Mondo

Liberi un centinaio di prigionieri politici

Il governo birmano ieri aveva già scarcerato ieri 6.359 detenuti in occasione della "festa delle luci"

di Redazione

Un nuovo gesto di distensione. Il governo del Myanmar (ex Birmania) ha liberato oggi un centinaio di prigionieri politici. Tra le persone scarcerate Zarganar, attore satirico famoso nel Paese per le prese in giro al regime militare, Aung Kyaw Soe, condannato a morte ed ex esponente del Fronte democratico degli studenti birmani e il generale Hsay Htin, condannato a 160 anni di prigione come leader del dell’Esercito della minoranza etnica Shan, impegnata nella guerriglia contro il governo birmano.

Già ieri l’esecutivo, uscito dalle elezioni dell’aprile 2011, le prime dal 1991, ha lasciato liberi “per il bene della nazione” 6.359 detenuti, un’amnistia che è arrivata nel giorno della festa buddista delle luci ed è l’ultimo dei segnali di distensione da parte del governo.

Ad agosto infatti Thien Sein, presidente della repubblica ha incontrato per la prima volta la leader dell’opposizione Aung San Suu Kyi, il cui partito era stato escluso dal voto. E piu’ recentemente il governo ha rinunciato al progetto di una diga, dopo le critiche dell’opposizione e delle minoranze etniche. Non è ancora però chiaro fino a dove si voglia spingere nelle aperture l’esecutivo del Myanmar.

 

 

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.