Welfare
Cure ad anziani, shock in Gran Bretagna
Un Rapporto rivela violenze, maltrattamenti, umiliazioni

Come annunciato ieri da vita.it, oggi mercoledì 23 novembre è stato pubblicato in Gran Bretagna il rapporto sull’assistenza domiciliare agli anziani della Commissione sull’uguaglianza e i diritti umani. I risultati sono a dir poco scioccanti: secondo la relazione, la qualità dell’assistenza è talmente bassa da violare in alcuni casi i diritti umani delle persone assistite.
Nel corso dell’indagine, la Commissione ha riscontrato casi di violenze fisiche, furti, negligenza e violazioni della privacy e della dignità degli anziani. «In molte occasioni», si legge nel rapporto, «servizi delicati quali lavare o vestire l’anziano sono svolti in modo disumano. Fanno sentire le persone prive di qualunque valore». Ovviamente i risultati dell’indagine stanno facendo molto rumore in Gran Bretagna (la Bbc vi dedica oggi ampio spazio), e hanno rafforzato il fronte di chi da tempo chiede una completa riforma del settore assistenziale.
Molte organizzazioni non profit hanno definito «vergognosa» la situazione, mentre i Comuni, che gestiscono i servizi di assistenza domiciliare, hanno sottolineato come senza un rapido mutamento delle regole i servizi non potranno che peggiorare. Attualmente in Gran Bretagna sono 500mila gli anziani che ricevono assistenza domiciliare; di questi, circa la metà si sono detti soddisfatti del servizio, mentre gli altri hanno lamentato gravi carenze. Il rapporto le ha messe in fila:
– gli anziani non vengono aiutati a consumare i pasti, e molti assistenti si rifiutano di scaldare vivande pronte o di preparare cibi cotti adducendo motivi di sicurezza o igiene;
– gli assistenti si attengono strettamente alle loro mansioni senza considerare i reali bisogni degli anziani. Si riporta il caso di una donna lasciata per ore sul water perché gli assistenti avevano altro da fare;
– non sono mancate segnalazioni di furti di denaro nelle case degli assistiti, in alcuni casi in modo continuativo;
– sono avvenute sistematiche violazioni della privacy e della dignità. Tra gli esempi ricorrenti si citano anziani che non vengono lavati o sono messi a dormire già nel pomeriggio;
– molto diffuso è il comportamento dispotico da parte del personale. Sono riportati casi di assistenti che non smettono di parlare al cellulare mentre sono a casa degli anziani;
– il rapporto segnala anche episodi di violenza, incluse spinte e schiaffi.
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