Mondo
Il 2010 è l’anno nero delle richieste di asilo politico
Solo poco più di 12mila richieste, nel 2008 erano 31mila. Il dato emerge dal nuovo rapporto dello Sprar
di Redazione
Il 2010 e’ stato definito ‘l’anno nero dell’asilo’, per il drastico calo delle domande dei richiedenti protezione registrato nel nostro paese. Se nel 2008 si trattava di oltre 31.000 persone, nel 2009 le domande si sono quasi dimezzate (17.603 ovvero -42,3% rispetto al 2008) fino a ridursi notevolmente nell’anno passato. Alla fine del 2010, i rifugiati in Italia erano poco piu’ di 56mila, mentre il numero delle nuove istanze di asilo inoltrate alle Commissioni territoriali sono state inferiori all’anno precedente del 31%, ovvero 12.121.
E’ quanto emerge dal Rapporto 2010-2011 dello Sprar, il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati, presentato oggi a Roma. Se nel 2008, tra i 44 Paesi industrializzati, l’Italia era il quinto paese ‘destinatario’ dei richiedenti asilo – si legge ancora nel Rapporto – nel 2010 e’ divenuto 14esimo. Questo cambiamento e’ dovuto alla ratifica del ‘Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione’ con la Libia approvato dal parlamento nel febbraio 2009, che ha portato all’intensificazione del controllo alle frontiere al fine di contrastare l’immigrazione irregolare portando ad una significativa diminuzione degli arrivi via mare e conseguentemente delle istanze di protezione internazionale.
Nel 2010 sono stati 253 i minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo accolti nello SPRAR con un calo di 67 unità rispetto ai 320 accolti nel 2009, tutto questo a fronte di una disponibilità complessiva pari a 193 posti.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.