“L’Italia diversamente cattolica”: così monsignor Giancarlo Perego, direttore generale di Migrantes, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che la Chiesa celebrerà il prossimo 15 gennaio.
“L’immigrazione non solo sta cambiando il volto dell’Italia – ha detto Perego – ma sta cambiando anche il volto del cattolicesimo italiano e della Chiesa italiana, oltre che indicare strade nuove dell’ecumenismo e del dialogo religioso nel nostro Paese. Al 31 dicembre 2010 tra i 4.570.317 stranieri residenti in Italia vi erano 2.465.000 cristiani (53,9%), 1.505.000 musulmani (32,9%), 120.000 induisti (2,6%), 89.000 buddhisti (1,9%), 61.000 fedeli di altre religioni orientali (1,3%), 46.000 che fanno riferimento alle religioni tradizionali, per lo più dell’Africa (1,0%), 7.000 ebrei (0,1%) e 83.000 (1,8%) appartenenti ad altre religioni. 196.000 immigrati (4,3%) si dichiarano atei o non religiosi, in prevalenza provenienti dall’Europa e dall’Asia (dalla Cina in particolare). I numeri delle diverse confessioni cristiane sono così suddivisi: 1.405.000 ortodossi, 876.000 cattolici, 204.000 protestanti e 33.000 che fanno parte di altre comunità cristiane. Nel 2010, rispetto all’anno precedente, i cristiani sono aumentati di 4 punti percentuali, i musulmani dello 0,9% e i fedeli di religione orientale appena dello 0,4%”.
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