Un intruso nel genoma della soia geneticamente modificata di Monsanto. La notizia viene dal Belgio, rilanciata dalla locale sezione di Greenpeace, dove alcuni scienziati avrebbero isolato un frammento del Dna di questo vegetale, la cui presenza sembrava fino ad oggi sconosciuta. «Soprattutto non era indicata nel dossier depositato dalla multinazionale», rileva Marc De Loose, del Centro di ricerca agricola di Malle. La varietà è quella resistente all’erbicida Round up.
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