Mondo
Tribù delle Andamane rischia l’estinzione
L'appello di una linguista rilanciato da Survival International
di Redazione
Due anni dopo la perdita dell’ultima sopravvissuta della tribù dei Bo, una famosa linguista lancia un grido d’allarme: agli Jarawa potrebbe toccare lo stesso destino a meno che la strada che attraversa la loro riserva non sia chiusa al più presto. A raccogliere l’allarme Survival International, organizzazione che dal 1969 aiuta i popoli indigeni di tutto il mondo a proteggere le loro vite, le loro terre e i loro fondamentali diritti umani
La professoressa Anvita Abbi, specializzata in lingue minacciate, ha di recente pubblicato un dizionario che documenta quattro delle lingue più antiche del mondo. «A meno che non venga costruita una strada alternativa, non saremo in grado di salvaguardare la vita, la cultura, la lingua e l’identità di una delle più antiche civiltà della terra» ha denunciato la linguista.
Il suo monito giugne esattamente due anni dopo la morte di Boa Sr, ultima superstite della tribù dei Bo. Con lei è andato estinto il bo, una delle 10 lingue parlate dai Grandi Andamanesi.
I Grandi Andamanesi hanno vissuto vicino agli Jarawa fino al 1970, quando il governo indiano non li ha sedentarizzati con la forza a Strait Island. All’epoca contavano 5.000 persone. Oggi ne sopravvivono solo 56.
Prima della sua morte, Boa Sr si era lamentata della perdita della sua lingua con Anvita Abbi, a cui aveva confidato: «Gli Jarawa sono fortunati, perchè hanno evitato il contatto con gli abitanti delle città. È così bello vedere che non dipendono da altri per il cibo e le abitazioni. I nostri ragazzi non sanno niente sulla caccia e non saprebbero procurarsi cibo da soli».
Per ricordare l’anniversario della sua morte, Survival International ha diffuso un video straordinario in cui Boa parla dell’importanza di preservare una lingua: «Se non parlano con me adesso, cosa faranno quando sarò morta? Non dimenticate la nostra lingua, fate in modo di conservarla».
«Oggi che le prove dei safari umani sono diventate schiaccianti e hanno provocato sdegno in tutto il mondo» ha dichiarato Stephen Corry, direttore generale di Survival, «è cruciale che il governo indiano chiuda immediatamente la Andaman Trunk Road. Le dichiarazioni pubbliche del ministro Chidambaram, che ha affermato che non si deve “forzare né imporre nulla alla tribù” sono molto incoraggianti, ma l’unico modo per garantire che questo accada davvero è chiudere la strada. La morte di Boa Sr ci lascia in eredità un forte monito».
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