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Sanità & Ricerca

L’Emilia Romagna finanzia Brave Dreams

Stanziati ieri 2,7 milioni di euro a totale copertura della sperimentazione dell'ipotesi Zamboni

di Redazione

La Giunta della regione Emilia Romagna ha approvato ieri, come si era impegnata a fare prima di Natale, un finanziamento di 2,742 milioni di euro a totale copertura delle spese per la realizzazione dello studio di efficacia e sicurezza del trattamento di angioplastica venosa su pazienti affetti da sclerosi multipla messo a punto dal professor Paolo Zamboni (per approfondire, leggi qui).  

Il finanziamento è destinato all’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara, dove ha sede il Centro promotore e gestore dello studio, denominato “Brave Dreams” (acronimo di BRAin VEnous DRainage Exploited Against Multiple Sclerosis), studio coordinato dallo stesso professor Zamboni, il quale ha condiviso fin dalle prime battute la necessità della sperimentazione partecipando poi a tutte le fasi per la sua messa a punto.

«Abbiamo stanziato questa importante somma – ha detto l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti – per assicurare comunque la  copertura di tutti i costi dello studio, anticipando anche quelli a carico delle Regioni in cui hanno sede gli altri Centri sede di sperimentazione». La formalizzazione della disponibilità del finanziamento complessivo, che si aggiunge a un primo finanziamento di 180mila euro per la costruzione dello studio, è conseguente alle ripetute prese di posizione della Regione su questo tema nei mesi  scorsi.

«Abbiamo sempre ribadito che, in attesa di verificare la disponibilità delle altre Regioni coinvolte nello studio a sostenere economicamente i rispettivi Centri partecipanti – ha spiegato ancora Lusenti – ci saremmo fatti garanti della fattibilità di una sperimentazione che, devo ribadire,  è assolutamente indispensabile, vista la grande incertezza a livello nazionale e internazionale circa l’utilità clinica dell’intervento, per rispondere in modo serio alle comprensibili aspettative dei pazienti e dei loro familiari».

«Da questo punto di vista, – ha continuato l’assessore –  ulteriori iniziative di “sostegno” al  ‘Brave Dreams’,  come quella della associazione Ccsvi nella sclerosi multipla sono oggi inutili sul piano economico in quanto lo studio è già finanziato dalla Regione e, in più, rischiano di essere dannose per i pazienti stessi quando associano alla sperimentazione messaggi infondatamente positivi circa gli effetti di un trattamento la cui efficacia deve, appunto, essere ancora dimostrata»·

Stanziato il finanziamento, restano alcuni adempimenti vincolanti per l’avvio della sperimentazione, che si dovrebbero concludere entro poche settimane. 


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