Mondo
Clooney protesta per il Sudan, arrestato e poi rilasciato
L'attore era appena stato nel paese africano
di Redazione

George Clooney è stato arrestato a Washington durante una protesta per la crisi Sudan. Clooney stava partecipando ad una manifestazione di fronte all’ambasciata sudanese quando è stato trascinato via da agenti dei servizi segreti (qui le foto del sit in e dell’arresto a cura di Amnesty). La portavoce di Clooney Stan Rosenfield ha spiegato che Clooney “si trovava lì’ per protestare contro le violenza commesse dal governo del Sudan sui suoi cittadini innocenti, uomini, donne e bambini. Con altre persone Clooney stava chiedendo che il governo autorizzasse l’ingresso degli aiuti umanitari nel paese prima che quella del Sudan diventi la più grande crisi umanitaria del mondo”. Fonti vicino all’attore lo decrivono per niente arrabbiato dell’arresto se servirà a mettere i riflettori su questa crisi. Insieme a Clooney sono state arrestate un’altra dozzina di persone, tra cui anche deputati e leader delle organizzazioni per i diritti umani, nonché il padre di George, Nick Clooney-
«Sono atterrato poche ore fa a New York» ha spiegato l’attore-regista alla Stampa «vengo dal Sudan dove le forze del dittatore Omar Bashir massacrano i civili, ne sono stato testimone diretto». «Sono entrato in Sudan senza visto, ho percorso in jeep il deserto per oltre sei ore, appena arrivati siamo andati verso gli abitanti del villaggio Nuba e li abbiamo visti scappare di corsa dietro a grandi massi, non mi sono reso conto di quanto stava avvenendo fino a pochi minuti dopo, quando le bombe sono iniziate a cadere, le ho sentite molto da vicino».
Dopo poche ore l’attore e suo padre sono stati rilasciati.
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