Welfare
Sportelli italiani all’estero per reclutare lavoratori
Si chiamano Ucl e sono ciò che l'Italia deve mettere in cambio dell'aiuto dei paesi stranieri nel controllo dei flussi di clandestini
di Redazione
Si chimeranno Uffici di Coordinamento Locali (UCL) e saranno una sorta di uffici distaccati del Ministero del Lavoro presso le ambasciate italiane all’estero. Il loro obiettivo? Selezionare, formare e reclutare lavoratori stranieri. Chi passa dagli UCL avrà poi infatti una via preferenziale per arrivare in Italia.
La novità, segnalata oggi da stranieriinitalia.it, è contenuta in un protocollo d’intesa firmato il 28 marzo tra Ministero degli Esteri e Ministero del Lavoro. Gli sportelli danno corpo alla filosofia degli ultimi accordi sull’immigrazione, in cui l’Italia – in cambio di una collaborazione nel contrasto dei flussi clandestini – garantisce programmi specifici e quote di ingresso regolare.
Ci sono accordi già sottoscritti con Egitto, Albania, Moldova e Sri Lanka, mentre quelli con Bangladesh, Ghana, Marocco, Tunisia e Perù sono vicini. Altri, ancora, sono in programma con India, Cina, Ecuador, Filippine ed Ucraina.
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