Non profit

Nessun fondo, il nostro compito è mettere a disposizione i terreni

L'amministrazione pubblica. Il Comune di Bolzano

di Redazione

La nostra priorità come ente pubblico è promuovere lo sviluppo di comunità attraverso la creazione di modelli di abitare solidale. Ma senza destinare fondi, piuttosto diamo spazio agli attori sociali del territorio, mettendoli in rete». È chiaro e netto l’assessore all’Urbanistica del Comune di Bolzano, Maria Chiara Pasquali nel delineare le linee guida della creazione ex novo di un “quartiere nel quartiere”, attraverso il progetto di social housing chiamato Casanova. Il primo lotto, il cui bando verrà pubblicato nel 2011, prevede 135 alloggi, di cui 91 ad affitto calmierato con diritto di riscatto, il resto in vendita.
Chi si occuperà della costruzione e della gestione?
Il bando di gara sarà destinato in via esclusiva ad enti senza fini di lucro.
Che ruolo ha il Comune?
L’amministrazione mette a disposizione i terreni e coordina il progetto, ma non darà alcun finanziamento pubblico. Il suo compito è generare buone prassi: di certo faciliterà l’incontro tra i vari soggetti non profit, e si adopererà per far capire l’importanza del progetto ai cittadini attraverso incontri pubblici.
A chi è destinato il nuovo quartiere?
La soluzione dell’affitto calmierato è pensata per giovani under 35, quel ceto medio che non riesce ad accedere ai prezzi di mercato delle case. A loro, una volta completate le abitazioni previste ai piani superiori degli edifici, saranno dedicati i servizi di prossimità. Nascerà una zona mista di spazi abitativi, commerciali e sociali: nasceranno negozi, un mercato, la stazione ferroviaria, la piazza di incontro. Ma anche un centro diurno per anziani, l’asilo nido, una pista pedociclabile e gli orti comunali.

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