Sembra una battuta e invece c’è chi ha pensato alla sostenibilità anche per i funerali. Venezia ha infatti approvato da poco l’utilizzo di bare di cartone al posto dei classici feretri in legno. Per ora la pratica ecologica è destinata soprattutto alla cremazione.
A dare il via alla tendenza è il cimitero San Michele che ha cercato di venire incontro all’esigenza del capoluogo veneto di ridurre l’inquinamento dovuto alla combustione delle vernici utilizzate per laccare le bare.
L’impresa di pompe funebri incaricata, nella persona del titolare Renato Salvodello, ha specificato che «le bare di cartone hanno solo un rivestimento in cellulosa, e con lo stesso materiale vengono fatti i nastri adesivi per sigillare il contenitore». Stessa sorte per l’urna cineraria, che viene assemblata com materiali biodegradabili.
Oltre che all’ambiente, questa innovazione fa bene al portafoglio: le bare in cartone costano infatti decisamente meno delle loro omologhe tradizionali.
Anche se per l’Italia sono una novità, in altri Paesi, come il Giappone, la pratica delle esequie sostenibili è già largamente diffusa.
Il primo funerale ecologico con bara di cartone utilizzata per la cremazione è stato officiato il 21 gennaio.
Le condizioni meteorologiche, con la minaccia di piogge, hanno indotto gli organizzatori ad approntare delle coperture in stoffa impermeabile.
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