Maccastorna è un paesino in provincia di Lodi di soli 67 abitanti, ma il progetto che sta per varare potrà diventare un caso studiato in tutto il mondo per capire le potenzialità di un sistema integrato per sfruttare l’energia da fonti rinnovabili. Tutto nasce da un’azienda di trasformazione alimentare che proprio a Maccastorna ha i propri stabilimenti: la Solana spa, industria conserviera che lavora 200mila tonnellate di pomodori all’anno. Antonio Biancardi, amministratore delegato dell’azienda e imprenditore agricolo, si è reso conto dell’enorme potenziale energetico degli scarti di lavorazione della Solana e ha deciso di sfruttarli. I resti del processo di lavorazione dei pomodori diventeranno il principale carburante di un nuovo impianto che andrà a riscaldare tutti gli edifici di Maccastorna, dalle abitazioni private agli uffici comunali, fino alla chiesa del paese. L’innovativo progetto, che sarà presentato nell’ambito di BioEnergy Italy (Cremona, 18-20 marzo 2011), dovrebbe essere operativo, secondo quanto auspicato, a partire dal periodo invernale del 2012. L’impianto verrà costruito all’interno dell’azienda agricola di Biancardi e successivamente verrà messa a punto una rete di distribuzione per collegarvi tutti gli edifici di Maccastorna. Dopo di che potranno partire le verifiche per misurare l’impatto del nuovo sistema sull’economia e sullo stile di vita degli abitanti di Maccastorna.
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