Politica

Gas, petrolio, nucleare. L’Europa fa i conti con le bollette del futuro Le ricadute dello “tsunami” libico

di Redazione

In Europa si guardava tutti a conti pubblici e banche, quando è invece diventata centrale la questione energetica, portata alla ribalta dallo tsunami giapponese e dalla guerra libica. Il prossimo Consiglio Energia potrebbe diventare centrale per comprendere come la Ue intende muoversi non solo sulle rinnovabili (per le quali resta centrale la riduzione del 20% di emissioni di CO2 entro il 2020) ma anche sull’approvvigionamento di gas e petrolio e riguardo alla politica nucleare. L’Italia si è sempre battuta contro il progetto del gasdotto europeo Nabucco in difesa del gasdotto South Stream, ma questa linea potrebbe essere rivista alla luce dei recenti avvenimenti. Il nostro Paese dipende per circa un quarto dei propri approvvigionamenti petroliferi e un ottavo di quelli di gas dalla Libia: I costi del nucleare poi, come il decommissioning delle centrali citato da Tremonti a Cernobbio, andrà a incidere sia sul mix energetico sia sul nuovo Patto di stabilità diventando centrale anche in tema di conti pubblici.

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