Non profit

Educa si fa in due e si mette in viaggio

Tutte le novità del biennio 2011/2012

di Redazione

Educa, la manifestazione nazionale dell’educazione che per il quarto anno si terrà a settembre a Rovereto, è un’esperienza esponenzialmente cooperativa. Lo è perché frutto di un’intuizione della cooperazione sociale trentina e del consorzio locale Con.Solida. sulla necessità di rimettere la questione educativa al centro dell’attenzione sociale e politica. Lo è soprattutto per gli obiettivi e il metodo: fare rete per il benessere delle comunità attuali e future creando scambi e collaborazioni tra organizzazioni e persone impegnate quotidianamente nell’educazione. La convinzione era che fosse possibile superare i confini istituzionali, le contrapposizioni ideologiche, le barriere linguistiche e settoriali per rendere generativo di riflessioni – critiche e costruttive – il confronto tra diversi punti di vista, esperienze e competenze. La convinzione ha trovato subito conferma nell’adesione al progetto di enti appartenenti a mondi diversi: cooperativi (Cgm, Luoghi per Crescere, Federazione trentina della cooperazione e le Banche di Credito Cooperativo); istituzionali come la Provincia autonoma di Trento; di ricerca (Università degli Studi di Trento, Edizioni Erickson) e media (Vita e Animazione sociale). Ai fondatori si sono unite negli anni centinaia di altre organizzazioni: scuole, associazioni (dalle Acli all’AGE fino al Forum delle famiglie), musei e centri culturali, senza contare le migliaia di persone che ogni anno partecipano alla manifestazione (20mila le presenze registrate lo scorso anno).
La rete dei soggetti coinvolti continua a crescere, ma colpiscono soprattutto le richieste di molte organizzazioni, e delle scuole in particolare, affinchè la partecipazione possa essere da un lato più intensa e costruttiva e dall’altro più estesa territorialmente. Per questo abbiamo deciso di darci un orizzonte temporale e spaziale più ampio dedicando due anni (2011-2012) ad un unico tema e realizzando tappe non solo a Rovereto, che rimane comunque il luogo principale dell’incontro, ma anche a Palermo, Roma, Bari e Torino. Queste scelte consentiranno a Educa, come era nelle intenzioni iniziali, di crescere diventando da evento aggregatore di esperienze già realizzate a stimolatore di un processo di riflessione estesa e condivisa.
Nel nostro tempo la crisi da eccezione è diventata regola e con essa l’incertezza. Ed è difficile affrontale perché siamo figli di un tempo che ci ha trasferito tante illusioni. La caduta delle quali porta a richieste di soluzioni immediate e strumenti buoni per tutti. Noi crediamo invece che educazione significhi accompagnare nella scoperta delle proprie abilità utili a fare i conti con il mondo e con i suoi cambiamenti. È necessario però innovare le politiche e le pratiche educative leggendo l’incertezza in una duplice accezione: quella creativa e motore di cambiamento e quella deprivante di diritti e responsabilità. Vogliamo scoprire e promuovere modalità educative che approccino la singola situazione di precarietà non più come il risultato di un’incapacità individuale ma come un’esigenza diffusa quella di imparare a vivere e non solo sopravvivere nel contesto attuale, senza rinunciare a migliorarlo, facendo dell’ironia, del desiderio, dell’errore e della riscoperta le chiavi di nuove alleanze educative.

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