Non profit

Una galassia di associazioni, spesso piccole e sparse su tutto il territorio. Il Centro Servizi: la nostra sfida per un welfare diffuso

di Redazione

Su un territorio che registra un numero record di associazioni, in cui si respira cultura della gratuità ovunque, i compiti e le potenzialità d’azione per il Centro servizi per il volontariato sono davvero immensi. Ma a Giorgio Massignani, che ne è il direttore, questa sfida piace. A Trento e provincia non si tratta solo di assolvere compiti di routine, ma di provare a indicare strade che preservino questo immenso patrimonio anche per gli anni a venire. E la prima fatica, spiega Massignani, è quella di intercettare le mille stelle della galassia. L’associazionismo in Trentino tanto è diffuso e altrettanto è parcellizzato. A volte non si esce allo scoperto perché le dimensioni sono piccole, a volte perché si è un po’ gelosi della propria storia. «Ma visto nel suo insieme», dice Massignani, «questo tessuto costituisce un’esperienza di welfare diffuso. Oggi noi abbiamo 95 organizzazioni socie, ma la fatica è intercettare quel tessuto minuto che fa il grosso dell’esperienza associazionistica in Trentino».

Sito in inglese
Per dare un segnale, il Centro servizi si è dato una struttura molto moderna. Sito chiaro e ben strutturato. Presentazione anche in inglese delle proprie attività. Un flusso di informazioni convogliate in tre newsletter distinte, una settimanale in cui vengono annunciate le iniziative delle associazioni, una dedicata alle questioni giuridico-fiscali; e un’ultima invece di informazione su bandi e opportunità. È un Centro capace anche di “decentrarsi”: infatti pur avendo la sede nel cuore di Trento sfrutta un accordo con le Casse Rurali per poter usare periodicamente una scrivania nelle sedi delle banche per arrivare a fornire i propri servizi su tutto il territorio. L’attività di “servizio” in questo modo viene garantita sempre e spiega anche i numeri che sono poi rendicontati nel Bilancio sociale, scaricabile dal sito: ad esempio l’area giuridico fiscale, guidata da Stefano Margheri conta 1.700 consulenze all’anno.
Ma, dice Massignani, il nostro compito è anche quello fare da stimolo. «In Trentino abbiamo un ente pubblico sensibile e generoso. Che è un fattore molto positivo, ma che a volte impigrisce. Si resta a una “cultura del contributo”. Questo causa un deficit di capacità progettuale. Per questo lavoriamo molto sulla formazione per colmare questo gap. Vogliamo rafforzare la cultura del bando, e i segni si vedono perché l’attività di consulenza sta crescendo sempre più».
Un esempio di questo lavoro è il corso di formazione sulla Progettazione sociale iniziato il 9 aprile e che si concluderà il 7 maggio, a Pergine Valsugana, uno dei centri più attivi della provincia. Il corso è stato affidato all’esperienza di Elena M. Plebani che nel 2009 aveva pubblicato con il Centro una guida su “Ideare e gestire progetti nel sociale” e che collabora presso Euro Team per la diffusione della cultura del project management in ambito non profit e per l’assistenza al terzo settore e enti pubblici. Sono opportunità importanti e sempre più sentite da chi opera nelle organizzazioni. Conferma Massignani: «C’è la consapevolezza che la spontaneità, la gratuità, l’orientamento solidaristico, che caratterizzano le attività di volontariato non debbano essere sinonimo di improvvisazione, mancanza di professionalità o impreparazione».

Cooperazione internazionale
Nell’orizzonte del volontariato trentino una voce importante è quella della cooperazione internazionale. Sono almeno un centinaio le organizzazioni attive: percentuale record per un territorio di neanche 600mila abitanti. Per incrementare e aggiornare questa vocazione alla solidarietà senza confini è stato creato a Trento, con il supporto dell’amministrazione provinciale un Centro per la formazione alla solidarietà internazionale. La coordinatrice è Jenny Capuano, che in passato ha seguito il programma di cooperazione decentrata tra la Provincia Autonoma di Trento e la Provincia di Sofala nel distretto di Caia in Mozambico. Il Centro propone corsi, ma organizza anche rassegne cinematografiche, sempre centrate sulla solidarietà internazionale.

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