Caro Ludovico, ha ragione, troppo spesso abbiamo un’immagine di volontariato ridotto a infermeria sociale. Il volontariato, invece, come lei sottolinea è pervasivo e non c’è piega della vita sociale che gli sfugga, dall’arte al verde, dall’educazione allo sport. Così come in esso sono coinvolti cittadini d’ogni età e professione. È un male che il volontariato non ragioni da partito o da sindacato? La mia risposta è no. Meglio così, bisognerà che qualcuno rimanga dentro la società per evitare, uso un suo termine giusto, la sua desertificazione. Questo, ovviamente, non significa incoscienza di un ruolo anche politico e trasformativo del volontariato. Ma questo è a beneficio non tanto delle organizzazioni ma delle persone e dei bisogni ch’esso intercetta.
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