Un nonno in adozione. È questa l’innovativa idea lanciata dal Comune di Siviglia come rimedio per curare la solitudine degli anziani e stimolare l’intergenerazionalità dei rapporti sociali. Il prossimo 19 ottobre partirà la seconda edizione del programma “Adotta un nonno” con un evento a cui verranno dati in affidamento 25 anziani ad altrettanti ragazzi, tutti studenti presso la scuola primaria Al-Andalus di Siviglia.
«L’idea è di sensibilizzare i piccoli sull’importanza del rispetto verso chi è anziano», spiega Sonia Carmona, una delle ideatrici della iniziativa, «allo stesso tempo vogliamo demistificare alcuni dei luoghi comuni sull’anzianità e regalare ai nonni un po’ di allegria e vitalità».
Lo scorso dicembre si è svolto il primo incontro tra nonni e piccoli, ad ottobre invece verrà ufficializzata l’adozione presso il centro diurno per anziani Asisttel-Aljarafe. L’adozione, garantiscono i portavoce, comporterà veri e propri obblighi “familiari” come visite nei week end e dopo scuola, lo scambio di auguri e regali durante le feste e i compleanni nonché lettere, attività e uscite organizzate. «Verranno scambiate anche delle schede personali, con fotografie, informazioni, storie e preferenze per aiutare sia i nonni che i bambini a conoscersi meglio», precisa Carmona. Importante però anche il tema della solitudine. Secondo l’Osservatorio per la Salute sivigliano, sono sempre di più gli anziani: già nel 2009 rappresentavano il 17% della popolazione, mentre la natalità si è abbassata quasi a zero. Carmona non ha dubbi: «La nostra iniziativa funzionerà: se ogni anno sosterremo 25 anziani, ci considereremo soddisfatti».
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