Ouejdane Mejri, tunisina, arrivata in Italia all’età di 21 anni per continuare i suoi studi post laurea in Informatica, insegna informatica al Politecnico di Milano. È capolista della lista “Tunisini oltre le Frontiere”. Ouejdane collabora con Yallaitalia.it.
Perché ti candidi?
La rivoluzione ci ha regalato la possibilità inaspettata ma tanto sperata di diventare cittadini a tutti gli effetti. Credo sia dovere di ogni tunisino contribuire alla costruzione del futuro del Paese attraverso un impegno civico.
Qual è il contributo in più che una donna come te, che vive in Italia, può dare rispetto a una candidata che vive in Tunisia?
Visto che dovremo lavorare per la Costituente, dobbiamo imparare a valorizzare i punti di forza di un sistema come quello italiano e adattarli alla realtà tunisina, come per esempio la separazione tra i poteri e la presenza di istituzioni che si controllano e bilanciano a vicenda. E magari evitare i punti deboli, come l’instabilità del suo sistema parlamentare.
Quali sono le difficoltà maggiori che stai incontrando?
La dittatura ha instillato in noi tunisini all’estero diffidenza reciproca e paura dell’altro. Col tempo, è venuta meno la capacità di fare rete, di dare vita a una comunità organizzata e affiatata. Anche nel corso di questa campagna elettorale faccio infatti molto fatica ad entrare in contatto diretto con i miei concittadini.
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