Non profit
Uno Statuto ispirato da Camus
La chiave di volta è l'articolo 4. Che esalta i "doveri della libertà"
di Redazione
Ecco cosa prevede lo Statuto del “Teatro dell’Elfo S. C. Impresa sociale” all’Art. 4 – “Scopo e attività mutualistica”.
La cooperativa non ha scopo di lucro, è disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata e si propone di realizzare finalità di interesse generale attraverso l’esercizio di attività economiche organizzate al fine della produzione e dello scambio di beni e servizi di utilità sociale in campo artistico, culturale e dei servizi annessi.
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Principi ispiratori. «La libertà offende il lavoro e lo separa dalla cultura quando è fatta soprattutto di privilegi. Ma la libertà non è fatta soprattutto di privilegi, bensì è fatta di doveri. E nel momento stesso in cui ognuno di noi cerca di far prevalere i doveri della libertà sui privilegi, in quel momento la libertà ricongiunge il lavoro e la cultura e mette in moto una forza che è l’unica in grado di servire efficacemente la giustizia. Si può allora formulare molto semplicemente la regola della nostra azione, il segreto della nostra resistenza: tutto ciò che umilia il lavoro umilia l’intelligenza, e viceversa. La lotta rivoluzionaria, lo sforzo secolare di liberazione si definisce innanzitutto come duplice e incessante rifiuto dell’umiliazione». (Albert Camus)
Così ancora oggi, per noi. L’arte ci permette di essere liberi e di non essere liberi solo per noi stessi. Il patto tra lavoro e cultura è il principio guida del nostro essere, allo stesso tempo: teatro d’arte, cooperativa e impresa sociale.
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La Cooperativa, pur avendo giuridicamente carattere privato, si ispira ai principi di un teatro come istituzione culturale di interesse pubblico, e mira ad ottenere dallo Stato e dagli Enti locali il riconoscimento di questa sua funzione attraverso Convenzioni o altre forme di rapporto, secondo quanto di volta in volta si riterrà più opportuno, purché restino salvi i principi di indipendenza e autonomia di cui al presente Statuto e all’art. 4, comma 3, del D.Lgs. N. 155 del 2006, qui testualmente riportato: “Le imprese private con finalità lucrative e le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, non possono esercitare attività di direzione e detenere il controllo di un’impresa sociale”.
Tutte le attività sono esercitate in via stabile e principale, tali intendendosi ? a mente dell’art. 1, comma 1, e dell’art. 2, comma 3, D.Lgs 155/2006 ? quelle per le quali i relativi ricavi siano superiori al 70%.
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