Non profit
Chi sono e cosa faccio Il fundraiser in 10 atti
Il manifesto 2012 della nostra professione
di Redazione
Per il primo articolo dell’anno ho pensato di rispondere in un modo “ordinato” alle tante domande su chi sia e cosa faccia il fundraiser. Ecco un decalogo, una sorta di “manifesto del fundraiser”, cioè di quella figura, a metà strada fra un professionista e un missionario, che combatte ogni giorno per la sostenibilità economica, strategica e organizzativa delle non profit.
1) Il fundraiser è un educatore, non un venditore. Non si tratta di piazzare un prodotto, ma di far capire l’importanza della buona causa. Suggerire, non costringere.
2) Il fundraiser è un facilitatore capace e volenteroso di coinvolgere gli altri, non un eroe solitario. Senza i volontari, senza un forte gruppo di costituenti che fanno squadra, non c’è quasi nessuna possibilità di successo.
3) Il fundraiser offre alle persone la possibilità di avere un impatto sulla realtà, non è un venditore aggressivo che pretende denaro.
4) Il fundraiser è un professionista appassionato, che vuole fare la differenza con il proprio lavoro e con la propria vita, non qualcuno che lavora con l’unico obiettivo della paga a fine mese.
5) Il fundraiser è un solido sostenitore dei principi etici del fundraising, non un professionista bramoso di fare qualsiasi cosa pur di ottenere risultati.
6) Il fundraiser è desideroso di imparare continuamente, non si sottrae mai al confronto con i nuovi strumenti e le nuove tecnologie.
7) Il fundraiser è una persona pro-attiva, che ama risolvere i problemi, non solo individuarli.
8) Il fundraiser è un comunicatore efficace, sia per iscritto che di persona.
9) Il fundraiser è un conoscitore dei principi del fundraising, che sa che non esiste nessuna causa così particolare, per cui quei principi non possano venire applicati.
10) Il fundraiser è conscio che il successo dipende molto di più dalla visione di se stesso e del proprio ruolo che da tutte le altre variabili.
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