Non profit
La Calabria mette in tavola Gas e Godo
Gruppi d'acquisto varata la legge regionale
di Redazione

Per anni li hanno sostanzialmente ignorati. E forse anche un po’ snobbati. Le Regioni, a seconda del colore politico, li hanno considerati ora roba per sinistroidi con la puzza sotto il naso, ora per ricchi buongustai. I Gruppi d’acquisto solidale (Gas) sono invece uno degli esperimenti più interessanti di approccio critico ai consumi perché coniugano con pari attenzione qualità dei prodotti, solidarietà, sostenibilità e, perché no, risparmio. Lo scenario, dopo un quindicennio di sostanziale indifferenza, sembra finalmente mutare. Prima l’Umbria con la legge 1/2011, ora la Calabria con la legge 23/2011 hanno iniziato a disciplinare la materia, a sostenere i gruppi di acquisto collettivo e soprattutto a cercare di alimentare un circolo virtuoso fra Gas, filiera corta e filiera agricola di qualità. A tracciare insomma le linee segnaletiche del famoso “chilometro zero” fra produttori, nel caso calabrese di ?nduja, cipolla rossa e pecorino, e consumatori.
La legge jonica, accanto ai Gas, istituisce infatti i Godo – Gruppi organizzati domanda offerta, con l’intento di promuovere l’incontro fra le aziende e gli acquirenti di prodotti biologici del territorio. Sul piatto un finanziamento di 150mila euro per i quattro incentivi introdotti. La Calabria sosterrà l’attività dei Gas e dei Godo attraverso erogazioni a fondo perduto fino a un massimo di 5mila euro annui per ciascun gruppo d’acquisto o organizzato. I beneficiari saranno individuati sulla base di una serie di criteri di priorità. Ad esempio: la dimostrazione dell’avvenuto scambio; il numero minimo e massimo di partecipanti al gruppo; la capacità di creare reti e aggregazioni.
«Nella sostanza viene dato il giusto rilievo alla filiera corta, ovvero una modalità di distribuzione alimentare che prevede un rapporto diretto fra produttori e consumatori, singoli o organizzati, riducendo il prezzo finale, permettendo la riduzione di emissioni di gas nocivi, consentendo un uso sostenibile delle risorse e la promozione di modelli virtuosi ed eco-compatibili di agricoltura locale soprattutto quando il modello di produzione è basato sull’agricoltura biologica», commenta Giuseppe Giordano, consigliere regionale dell’Italia dei Valori (nella foto) e promotore dell’iniziativa legislativa approvata all’unanimità dall’assemblea regionale.
La Regione, inoltre, creerà un apposito contrassegno per pubblicizzare l’utilizzo dei prodotti agricoli locali, concederà contributi per sostenere le attività di avvio dei mercati per la vendita diretta riservati agli imprenditori agricoli calabresi, i cosiddetti farmer’s markets o mercati dei contadini, e stanzierà risorse per i mercati dedicati ai prodotti provenienti solo dall’agricoltura biologica certificata.
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