Non profit

Diciamoci quanto vale il non profit

Gli italiani devono sapere quello che facciamo

di Redazione

Penso che siano tanti i punti di debolezza del “sistema non profit” italiano, ma io credo che la mancanza di un buon sistema di valutazione degli impatti “reali” che esso produce sia il più importante di tutti. Se potessimo andare da un ministro e dire con ragionevole certezza: «Ogni euro di detassazione al non profit dà come risultato 5 euro di servizi sociali in più»… Ma oggi, non lo possiamo fare. Non perché queste informazioni non ci siano, ma perché non sono uniformi. E sono dunque illeggibili. Io credo che dobbiamo costruire un sistema di valutazione nazionale, in cui inserire online le informazioni utili e sensate, quindi quali sono gli scopi dell’organizzazione, i progressi che l’organizzazione sta facendo. Bisogna inserire anche informazioni in formato video, oppure informazioni sulle indagini e le ricerche che si conducono, articoli scritti da osservatori esterni e così via. Si può creare un sistema semplice con un interfaccia simile ad iTunes, che gli utenti possono utilizzare quando preferiscono e che verrà aggiornato mensilmente o annualmente. Gli italiani potranno così collegarsi a internet e ottenere tutte le informazioni utili su qualunque organizzazione non profit, tra le migliaia che esistono, alla quale eventualmente vogliano fare una donazione.
Solo così le non profit riprenderanno il proprio ruolo guida e invece di cercare di appagare i donatori con ciò che si vogliono sentir dire, inizieranno a raccontare loro ciò di cui hanno veramente bisogno per riuscire a risolvere i problemi, cosa che di certo non fanno mantenendo “le spese generali basse”, ma costruendo le abilità e la forza dell’organizzazione.
Per superare questi ostacoli bisogna iniziare a stabilire obiettivi ambiziosi che devono avere la precedenza sulle spese generali, che sono invece problemi secondari se paragonati alla risoluzione dei veri problemi della nostra società. Insomma, nel 2012 dobbiamo ricominciare a sognare.

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