Non profit

Farmaci generici: Novartis all’attacco, ong in trincea

di Redazione

Novartis torna in tribunale, in India. E lo fa per impedire che farmaci di sua produzione vengano replicati in India in versioni generiche e a costi decisamente accessibili. Il procedimento presso la Corte suprema, apertosi il 28 marzo, giunge a sei anni dalla prima sconfitta subita dalla Novartis nella causa intentata per impedire le versioni generiche del farmaco anti cancro Glivec, che costano fino a dieci volte di meno dell’originale. Novartis torna ora alla carica per fermare le aziende indiane che producono medicine meno costose e che riforniscono la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo.
«Novartis è più che mai decisa a continuare la battaglia legale e determinata a stabilire un precedente. Poco importa se ciò può avere un impatto devastante su milioni di persone», spiega Rohit Malpani, portavoce di Oxfam, ong impegnata in prima linea contro la politica della multinazionale del farmaco. Anche Medici senza Frontiere, preoccupata che la causa possa avere gravi conseguenze sull’accesso a farmaci generici di qualità a basso costo per le persone nei Paesi in via di sviluppo, è scesa in campo, con la mobilitazione “Prima la vita, poi il profitto”.
«Questa battaglia legale è una minaccia per i malati di cancro, Hiv e Aids, diabete e altre patologie gravi, troppo poveri per potersi permettere cure adeguate», aggiunge Malpani. Dal canto suo Novartis ritiene che la legge indiana sia iniqua, perché sottrae la possiblità di recuperare gli investimenti fatti in in ricerca e sviluppo: «Senza brevetti non ci potranno essere attività di ricerca e senza ricerca non ci saranno farmaci innovativi. Questo sarà a scapito complessivo dei servizi sanitari e dei pazienti», dichiara Rajit Shahani, a capo della divisione indiana della multinazionale.