Non profit

A spasso col tutor, la vacanza a ritmo slow

di Redazione

Se la vita quotidiana corre, i turisti ? quasi ovvia reazione ? hanno sempre più voglia di rallentare. Analizzando le ultime tendenze, gli italiani sempre più spesso optano per una vacanza più breve rispetto ad una volta, orientata alla riscoperta dei sapori e dei valori autentici del loro Bel Paese. Si restringono gli spazi per il turismo di massa fatto di all inclusive e “non luoghi” e si amplia quella strada che sembrava stretta ? ma che invece risulta comoda e famigliare ? verso i Borghi Autentici d’Italia: 170 Comuni uniti in rete dall’associazione Borghi Autentici che vedono sempre più riconosciuta la loro forza d’attrazione. L’associazione, con il suo tour operator specializzato BAI Tour, si propone proprio questo: far conoscere i piccoli borghi, gioielli d’Italia non solo dal punto di vista architettonico ma anche culturale.
L’ospitalità diventa così slow e sostenibile ma, soprattutto, autentica. Come? Il modo migliore per farlo è coinvolgere ogni singola comunità “ospitante”, sfruttando le capacità dei singoli per dar vita a un soggiorno che faccia sentire il visitatore non un turista bensì in un “cittadino temporaneo”. Che trova alloggio in un albergo diffuso o nel B&B gestito da una storica famiglia del borgo, che può partecipare a un corso di cucina tipica curato dalla cuoca più brava del luogo, e magari viene invitato a cena dalla “signora Carmela” del caso, «che-come-fa-il-sugo-lei-non-lo-fa-nessuno».
Non solo. Per scoprire gli anfratti più curiosi e scoprire le storie più importanti del borgo il visitatore può tranquillamente lasciare in valigia guide e cartine, e farsi accompagnare da un tutor completamente a sua disposizione: un cittadino del borgo che lo accompagnerà nella visita della sua città, raccontandogli la storia con gli occhi di chi l’ha vissuta e ? senza essere invadente, per carità, le vacanze sono vacanze ? resta a sua disposizione durante tutto il soggiorno. Non professionisti della visita guidata, dunque, ma gente del luogo, preparata e soprattutto appassionata.
Tanti piccoli ingredienti per un nuovo modello di ospitalità sostenibile, un caso sperimentale che sta già riscuotendo successo grazie alla sua semplicità e ricchezza di significato.

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