Un laboratorio di innovazione e riforma dei sistemi di welfare state. È quanto intende essere la Regione Lombardia, in particolare sul versante dalla conciliazione Famiglia-Lavoro. Per questo ha stilato ? anche avvalendosi del contributo del comitato strategico Conciliazione Donna Famiglia Lavoro ? una vera e propria road map che vuole coinvolgere tutta la filiera coinvolta: impresa-lavoro-famiglia-territorio. A partire dall’elaborazione del Libro Verde e della successiva consultazione pubblica che ha portato al Libro Bianco che non a caso si chiama “RoadMap Conciliazione 2011-2013”, dalla sottoscrizione degli Accordi di programma sulle “Reti territoriali per la conciliazione” in tutte le province lombarde e dall’avvio operativo dei conseguenti Piani di azione locali.
In Lombardia, dopo l’Intesa in Conferenza Unificata del 2010, Regione Lombardia ha promosso 13 accordi di programma per la creazione di reti territoriali per la Dote Conciliazione, a cui hanno fatto seguito 13 piani di azione specifici che contano complessivamente la partecipazione di 177 organizzazioni.
Complessivamente sono 80 i progetti attivati a livello territoriale e tre gli strumenti di intervento: il primo è la Dote Conciliazione in corso di sperimentazione in sei territori e articolata in Dote servizi alla persona (fino a marzo ne erano state assegnate 616, 578 di cura per l’infanzia, di cui l’84% per asili nido) e Dote premialità all’impresa (263 di cui il 40% a micro imprese, il 24% a piccole imprese e il 36% a imprese medie). Ecco come funzionano: la prima, destinata ai genitori che rientrano dall’assenza facoltativa per maternità o paternità, permette l’acquisizione di servizi a sostegno dei compiti di cura della famiglia presso i soggetti gestori accreditati; la seconda incentiva invece le imprese, soprattutto piccole e medie, all’assunzione di madri disoccupate con almeno un figlio a carico inferiore ai cinque anni. Oltre alla Dote, la Regione ha promosso lo strumento dell’Associazione tra imprese, grazie al quale più imprese possono aggregare la loro domanda per individuare possibili soluzioni a favore dei propri lavoratori, con la collaborazione dei soggetti già presenti sul territorio. Infine c’è la Consulenza alle imprese, che prevede la presenza diretta di un esperto in azienda al quale spetta il compito di coinvolgere datore di lavoro, lavoratrici e lavoratori per la definizione personalizzata di piani di flessibilità aziendale e di piani di congedo per maternità.
La Regione ha anche messo a disposizione 5 milioni di euro per progetti sperimentali per il welfare aziendale e interaziendale. Alle imprese è stato chiesto di cofinanziare gli interventi per almeno il 20% del costo complessivo. Su 66 domande pervenute sono stati selezionati e avviati, alla fine dello scorso anno, 33 progetti di durata biennale dedicati a sperimentare, a favore di oltre 6.300 lavoratrici e lavoratori dipendenti, soluzioni flessibili nell’organizzazione del lavoro e interventi a supporto degli impegni di cura familiare, in raccordo con la programmazione dei servizi a livello locale e con i Piani territoriali di conciliazione.
In sede di bilancio la prima annualità di attuazione della Road Map Conciliazione famiglia-lavoro ha prodotto un significativo avanzamento nelle risposte alle esigenze dei giovani, delle famiglie e delle imprese in tutte le diverse politiche regionali. Da segnalare, per esempio, come all’interno del programma sperimentale sulla responsabilità sociale di impresa nel 2012 sono stati previsti 900mila euro di contributi per progetti su diversi àmbiti, fra i quali figurano «il supporto e l’accompagnamento dei propri collaboratori durante le fasi di transizione della vita e della carriera professionale».
Sul fronte dell’occupazione e delle politiche attive per il lavoro, con risorse Fse, la misura Obiettivo Conciliazione ha permesso, fra il 2010 e il 2011, di sostenere persone coinvolte in processi di crisi aziendale con figli minorenni o conviventi non autosufficienti, al fine di facilitare la ricollocazione a seguito della partecipazione a percorsi di politica attiva del lavoro. Il numero totale di lavoratori assegnatari di Voucher conciliazione è stato di 3.520, di cui 1.717 uomini (49%) e 1.804 (51%) donne.
Infine, sulle politiche dei tempi Regione Lombardia è impegnata su più fronti per promuovere l’adeguamento e la sincronizzazione degli orari e finanzia progetti che consentono ai Comuni, soprattutto quelli più grandi, di dotarsi di una programmazione dei tempi che impatti positivamente sulla vita delle famiglie. A giugno 2011 sono 36 su 38 i Comuni con più di 30mila abitanti che hanno adottato un Piano Territoriale degli Orari.
Vale da ultimo la pena ricordare come tutto sia pubblicato sul sito dedicato alla Conciliazione (www.famiglia.regione.lombardia.it). Non solo: sul social network LinkedIn si contano ormai oltre 300 collegamenti, di cui 140 di aziende, e anche su Facebook è stato aperto un canale di comunicazione con i cittadini.
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