Non profit

Ecpat in campo contro il turismo sessuale minorile

Ecpat Italia con le associazioni sorelle di Polonia e Ucraina teme l'escalation del fenomeno

di Redazione

Calcio d’inizio domani per gli Europei 2012, in Ucraina e Polonia. Moltissimi si preoccupano per le formazioni che scenderanno in campo, ma c’è chi invece ha un’altra preoccupazione e proprio per questo alla vigilia dell’avvio del torneo calcistico continentale lancia un appello per il rischio di aumento del turismo sessuale con minori. A lanciare questo appello è Ecpat Italia insieme alle organizzazioni locali della rete Ecpat che operano nei due Paesi: la paura è che l’evento sportivo in concomitanza con il periodo estivo possa portare a un escalation del fenomeno.

Proteggere i bambini dal traffico e dal turismo sessuale diventa la priorità e proprio per questo Ecpat Italia invita tutti i turisti italiani in partenza per Euro 2012 a mantenere alto il livello di attenzione. «Spesso i grandi eventi sportivi sono molto appetibili per la criminalità organizzata. Si mettono in moto traffici illegali, compresi quelli di esseri umani a scopi sessuali, per “accontentare” quella parte, crediamo minima, di tifosi che associa ad una vacanza sportiva delle esperienze hard. Noi vogliamo scoraggiare ogni malintenzionato e far sì che gli Europei rimangano una manifestazione a impatto zero sui bambini», dichiara Marco Scarpati, presidente di Ecpat Italia.

Di per sé il periodo estivo vede un aumento del turismo sessuale in alcune zone dei paesi ospitanti, accompagnato dall’indebolimento di alcuni freni sociali, come ad esempio la scuola, la concomitanza con evento sportivo si teme portate a un escalation del fenomeno, soprattutto in Paesi fragili come l’Ucraina e la Polonia, dove è facile trovare sesso a costi contenuti con ragazze che dichiarano un’età diversa da quella reale.
«Chi è solito prostituirsi, in occasione di eventi come gli Europei, ipotizza di aumentare il proprio guadagno. Temiamo che questa idea possa diffondersi tra i giovanissimi e le giovanissime e soprattutto tra coloro che vivono in condizioni sociali ed economiche difficili…», osserva Olha Shved, referente di Ecpat-International per la regione Csi (Russia e ex Rep. sovietiche) «I turisti sessuali spesso preferiscono giovani partner, dando poca importanza al fatto che abbiano o meno compiuto il 18° anno d’età».

Da parte sua Gabriela Kuhn, referente Ecpat per la Polonia rivela: «La procura registra circa 100 casi di prostituzione minorile all’anno. Il turismo sessuale con minori non risulta un fenomeno rilevante anche se Ecpat-Germania afferma che l’1% dei turisti sessuali tedeschi si reca in Polonia». Preoccupante tuttavia la rilevazione Della Kuhn: «nel fare formazione negli orfanotrofi o nelle strutture di accoglienza, in occasione dei corsi  previsti nel progetto di prevenzione in vista degli Europei, spesso è emerso che molti vorrebbero fuggire da questi ambienti e spostarsi in altre città per andare a lavorare. Non escludiamo che, viste le condizioni di degrado che hanno vissuto fino ad oggi, combinate alle attrattive degli Europei possano essere indotti a prostituirsi»,

Per questi Europei Ecpat supporta una campagna che ha come slogan questa frase: «I portieri difendono la propria porta. La legge protegge i bambini ucraini – Aiutaci a fermare lo sfruttamento sessuale dei bambini». La campagna prevede 15 mila volantini in inglese, tedesco e russo, da distribuire a tutti gli stranieri negli aeroporti, stazioni ferroviarie e hotel; 200 volontari coinvolti nell’azione di sensibilizzazione sul territorio. In Polonia, Nobody’s Children Foundation, parte della rete Ecpat, ha avviato una campagna contro lo sfruttamento sessuale dei bambini che ha avuto inizio a giugno dell’anno scorso ed è tuttora in corso. Si sono svolte attività di sensibilizzazione nelle scuole, produzione di materiale informativo, corsi di formazione per le forze di Polizia nelle città che ospiteranno gli europei.

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