Mondo
Primo sì alla legge-bavaglio sul volontariato
La Camera Alta approva il decreto che considera agenti stranieri le ong finanziate dall'estero. E l'Alto Commissario Onu per i diritti umani protesta

La Camera Alta russa ha approvato una legge che mira a stringere la morsa dei controlli su internet e le organizzazioni non profit, sfidando un invito delle Nazioni Unite "a non ricadere in atteggiamenti sovietici". La misura sembra far parte di una serie di provvedimenti introdotti dal presiecnte Punti n all'inizio del suo sesto mandato per far fronte a un'opposizione sempre più forte.
Il decreto approvato mercoledì 18 luglio premette al governo di oscurare i siti intenet ritenuti pericolosi e di considerare le non profit finanziate da paesi esteri come "agenti stranieri", ovvero come organizzazioni politiche. "In soli due mesi abbiamo assistito a una preoccupante virata restrittiva delle libertà di associazione, riunione, parola e informazione"; ha dichiarato Navi Pillay, l'alto Commissario Onu per i diritti umani. "Esorto il governo russo a evitare ulteriori passi indietro verso un'epoca di restrizioni che abbiamo già conosciuto".
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