Volontariato
L’orologio di Finale? Lo ricostruiranno i volontari
Malgrado la Soprintendenza della Regione Emilia Romagna abbia dichiarato più volte che alcuni monumenti non verranno ricostruiti a Finale stanno arrivando giovani da tutta Italua
di Redazione

L’immagine della Torre dell'orologio ha girato il mondo attraverso il web, i mass media, ha lasciato senza parole, tolto fiato a tutti e conquistato la copertina del Time. «La ricostruiremo, ce la faremo», ha promesso l’assessore alla Cultura di Finale Massimiliano Righini mentre guarda i volontari scavare a mani nude tra le macerie.
Sarà un lavoro certosino, perché per ricomporre la Torre che il prossimo anno avrebbe compiuto 800 anni è necessario recuperare le pietre originali. Ciascun calcinaccio viene pulito, selezionato e archiviato in un capannone. Da una parte la terracotta rosa, dall'altra le argille scure e i frammenti dell'orologio e così via, come un gigantesco puzzle di oltre 20mila pezzi da ricomporre. Finora sono state recuperati 7mila frammenti e il lavoro da fare è ancora tanto.
«La rimetteremo in piedi – ribadisce l'assessore – più forte di prima». Un gruppo di giovani volontari provenienti da tutta l'Italia sta infatti mappando i resti della Torre dell'Orologio, simbolo del terremoto, interamente crollata dopo le scosse della mattina di fine maggio. Perché nonostante la Soprintendenza della Regione Emilia Romagna abbia dichiarato più volte che alcuni monumenti non verranno ricostruiti, le popolazioni locali non hanno perso la voglia di riappropriarsi della propria storia e di un nuovo presente.
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