Mondo
Clinica mobile Unicef aperta a Za’atari
Obiettivo degli operatori Unicef vaccinare e visitare i bambini ospiti del campo profughi in territorio giordano. Unicef Italia rinnova l'invito per la raccolta fondi a favore dell'emergenza che vivono i piccoli siriani in fuga dal conflitto
di Redazione

Nel campo profughi di Za’atari in Giordania l’Unicef con il ministero della Salute giordano ha realizzato una clinica mobile per vaccinare e visitare settimanalmente tutti i bambini, con particolare attenzione a quelli minori di 5 anni.
Sono 24mila le persone ospitate al campo Za'atari, profughi fuggiti dalla Siria, dove le violenze non accennano a diminuire.
Molte famiglie si trovano lontano da casa dall'inizio della guerra, quindi da oltre un anno. I bambini devono ricevere cure mediche e visite di controllo, per non essere esposti al rischio di contagio di malattie, che in condizioni precarie come queste diventa sempre più alto.
Nei prossimi due mesi, si stima che il numero delle presenze all'interno del campo salirà a 70mila persone. La metà di queste saranno bambini.
Gli operatori dell'Unicef stanno già informando la popolazione, spostandosi tenda per tenda – all'interno del campo- di portare i bambini alla clinica per avere una visita completa ed essere vaccinati. Nell’immagine Buthayna Al-Khatib, operatrice Unicef, parla con i bambini appena arrivati nel campo profughi di Za'atari
Da parte sua l’Unicef sta operando attraverso settori prioritari di intervento – sanità, nutrizione, acqua e igiene, istruzione, protezione dell'infanzia, fornitura di generi di primo soccorso – sia in Siria sia nei paesi confinanti- Giordania, Libano, Turchia e Iraq- che accolgono i profughi in fuga dal conflitto.
Dall’Unicef Italia arriva un rinnovato appello per la raccolta fondi a favore dei bambini della Siria.
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