Uno scivolone politico clamoroso quello di Mitt Romney che, lunedì sera, durante una cena super esclusiva e da lui ritenuta blindata, si è lasciato andare a dichiarazioni shock davanti ai 30 principali fundraiser della sua campagna. A rivelarlo un video inedito che, in queste ore, sta dominando i siti web dei maggiori quotidiani del mondo. “Il 47% delle persone voterà per Barack Obama comunque” ha affermato Romney ,“Questa parte della popolazione dipende dal governo, è convinta di essere in una condizione di vittima e che il governo si debba fare carico delle loro vite. Queste persone credono di avere il diritto alla sanità pubblica, al cibo, alla casa…non pagano le tasse sul reddito…Il mio compito non è occuparmi di loro. Non le convincerò mai a prendersi le proprie responsabilità.”
Romney si è poi lasciato scappare una battuta infelice su come per lui la campagna presidenziale sarebbe stata più semplice, se suo padre fosse nato in Messico.
Ad attribuire alle dichiarazioni un significato ancora più aspro, il fatto che il candidato repubblicano sia solito rilasciare pochissime interviste e i suoi interventi appaiano sempre attentamente studiati.
Dopo le polemiche suscitate dal video, parlando ai giornalisti, il candidato ha definito le parole usate, "ineleganti" ma non ha messo in discussione la sostanza del discorso fatto ai suoi principali sostenitori.
“Voglio ribadire il mio messaggio, ovvero che l’approccio del presidente è interessante per coloro che non pagano le tasse, perché, onestamente la mia intenzione di abbassare le tasse non riguarda quella fetta della popolazione, quindi è probabile che la mia campagna non riuscirà mai a coinvolgerli, in modo efficace”.
Il portavoce del partito democratico ha ribattuto duramente alle dichiarazioni di Romney. “E’ scioccante che un candidato alle presidenziali dichiari, a porte chiuse, davanti ad un gruppo di ricchi donatori, che metà degli americani si percepisce come "vittima" e che non è disposta a farsi carico della propria vita." Si legge in un comunicato. "E’ difficile fare il presidente, se si taglia fuori metà della nazione.”
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