Mondo
La paura dei bambini accolti nei Villaggi Sos
I piccoli accolti nei Villaggi Sos di Israele e dei Territori stanno bene, ma temono per i loro familiari. I messaggi giunti a Sos Villaggi dei Bambini Italia dopo i bombardamenti
di Redazione

Stanno bene i bambini e lo staff dei programma di accoglienza e rafforzamento familiare di Sos Villaggi dei Bambini e nella Striscia di Gaza. Ad aggiornare sulla situazione è la sede italiana dell’organizzazione che ha diffuso i messaggi giunti da Israele e dalla Striscia di Gaza dei responsabili dei centri dopo che, per tutto la notte i bombardamenti di Israele su Gaza sono andati avanti.
Ahituv Gershinsky, direttore di Sos Villaggi dei Bambini di Israele, racconta: «Questa settimana le ostilità si stanno inasprendo, sono stati lanciati centinaia di razzi contro Israele dai militanti a Gaza. Il Villaggio Sos di Neradim ad Arad non è stato coinvolto, ma i bambini accolti sono molto preoccupati per le loro famiglie, che provengono dalla zona colpita. Più di un terzo dei piccoli accolti proviene dalle città coinvolte nei bombardamenti. A causa della situazione siamo stati costretti a cancellare le loro visite a casa e anche le visite mediche previste presso l’ospedale di Beer Sheva».
Sos Villaggi dei Bambini in Italia ha ricevuto un messaggio anche dallo staff del Villaggio Sos di Rafah, nella Striscia di Gaza: «I nostri programmi di accoglienza e sostegno alle famiglie finora sono al sicuro, ma i missili arrivano da ogni parte sulla Striscia e non sembrano volersi fermare!».
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