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Palestina all’Onu, l’Italia vota a favore

Ecco la nota ufficiale di Palazzo Chigi che fuga i dubbi sulla posizione italiana, che sposa la formula "due popoli, due stati". In serata la votazione premia la richiesta palestinese

di Redazione

L'Italia avalla la richiesta della Palestina di questo pomeriggio all'Onu per entrare come Stato osservatore non mebro nel Consiglio generale delle Nazioni unite. Lo comunica una nota ufficiale di Palazzo Chigi, dopo che nelle ultime ora il ministro degli Esteri Giulio Terzi aveva fatto capire una possibile astensione del nostro paese al momento voto. E' una decisione per certi versi storica pe ril nostro paese, di solito attendista per quanto riguarda le prese di posizione sul conflitto israelo-palestinese.

L'appoggio italiano alla risoluzione palestinese "è parte integrante dell'impegno del Governo italiano volto a rilanciare il processo di pace con l'obiettivo di due Stati, quello israeliano e quello palestinese, che possano vivere fianco a fianco, in pace, sicurezza e mutuo riconoscimento", spiega Palazzo Chigi. "A questo fine, il governo si è adoperato in favore della ripresa del dialogo e del negoziato, moltiplicando le occasioni di incontro con le parti coinvolte nel conflitto Medio-Orientale, in particolare da parte del presidente del Consiglio, ricevendo conferma della loro volontà di riavviare il negoziato di pace e giungere all'obiettivo dei due Stati". Il prremier Mario Monti ha telefonato all'omologo israeliano Netanyahu e al primo ministro dei Territori palestinesi Abu Mazen per spiegare la decisione italiana.

Nella serata di giovedì 29 novembre arriva il verdetto: con 138 voti a favore, 9 contrari e 41 astenuti, la Palestina viene accettata come Stato osservatore dell'Onu.

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