Non profit

La filantropia di Cariplo diventa social

Un nuovo portale 2.0, i canali Facebook, Twitter e Youtube. Alla vigilia di Natale la Fondazione rivoluziona le strategie di dialogo con le non profit. Il segretario generale Pier Mario Vello sul numero del mensile in edicola da venerdì spiega le nuove opportunità per gli enti non profit

di Redazione

Per Pier Mario Vello, segretario generale della Fondazione Cariplo, deus ex machina, insieme al presidente Giuseppe Guzzetti dello sbarco prenatalizio dell’ente di via Manin nel mondo della comunicazione 2.0 con un portale interattivo, e i social: Facebook, Twitter e Youtube, la “parola magica” è comunità. comunità di pratica, comunità di intenti e comunità digitale. «l’obiettivo» spiega a Vita «è di utilizzare i nuovi mezzi di comunicazione per rafforzare il dialogo con la nostra comunità, per condividere problematiche, scambiarci buone pratiche, e stringere le relazioni fra chi si occupa dei medesimi temi».

Partiamo dallo slogan della campagna: “Una, mille, centomila”. A che cosa si riferisce?
Una è la fondazione, mille sono le organizzazioni con cui operiamo, centomila infine sono simbolicamente le persone a cui vogliamo arrivare, l’intera platea del terzo settore.

Da dove nasce il bisogno della Fondazione Cariplo che è un ente erogatore di mettersi all’ascolto degli enti finanziati? A rigor di logica è chi ha necessità di un’erogazione a doversi preoccupare di comunicare con voi.
Uno dei punti della missione della fondazione è quello di far crescere il terzo settore e di accompagnarlo nella sua fase di sviluppo. È chiaro che questo ci obbliga ad essere aperti al confronto non solo per le questioni filantropiche, ma anche nella costruzione di nuove competenze. È il principio del capacity building e della diffusione della conoscenza. le organizzazioni con la loro progettualità e la loro diffusione territoriale intercettano in modo diretto i bisogni della società. Quello che manca è un attore in grado di coagulare prima e condividere poi questa conoscenza. La fondazione può farlo.

In che modo?
La prospettiva di avere una nuova strumentazione anche a livello comunicativo va in questa direzione. le risorse economiche servono, ma non sono l’unico elemento per rispondere in modo efficace alle necessità del nostro territorio. la conoscenza conta altrettanto. Così siamo partiti con il restyling del sito in maniera da ampliare i contenuti informativi. Da sito vetrina, ci candidiamo ad essere un portale vero e proprio. Poi c’è tutta la questione dei social media.

Che in effetti vanno molto di moda. Siete sicuri che a una struttura come la vostra e alle associazioni Twitter, Facebook e Youtube possano davvero essere utili?
Di certo non li intendiamo come luoghi di svago, di pettegolezzo o di polemica. e nemmeno ci interessano esclusivamente come canali attraverso cui veicolare…

L'intervista integrale è sul numero di Vita in edicola da venerdì 7 dicembre

 

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.