Non profit
Al via “Una famiglia per una famiglia”
A Novara parte il primo progetto di affiancamento familiare per nuclei in difficoltà.
di Redazione

“Una famiglia per una famiglia” è un' iniziativa già avviata con successo in altre città italiane –che sostiene l’affiancamento familiare come una delle possibilità istituzionali di sostegno e di aiuto per le famiglie in difficoltà.
La sperimentazione di questo progetto a Novara è iniziata nel mese di settembre 2012 e ha visto il coinvolgimento di un’ampia e articolata rete di realtà operanti nel territorio. L’avvio ufficiale è stato dato oggi con la sottoscrizione di un accordo tra il Comune di Novara, Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia, Fondazione Paideia di Torino, Fondazione De Agostini e Fondazione della Comunità del Novarese che hanno unito risorse e competenze per dare vita a questa iniziativa
“Una famiglia per una famiglia” è un progetto ideato e sviluppato dalla Fondazione Paideia a partire dal 2003, prima nella città di Torino poi a Ferrara, Parma, Verona, nel territorio comasco e ora anche a Novara.
Con questa iniziativa si vogliono sostenere famiglie che vivono un periodo di difficoltà nella gestione della propria vita quotidiana e nelle relazioni educative con i figli. Si tratta di una forma di affiancamento innovativa, perché destinata a nuclei familiari e non a singoli minori.
Una famiglia “risorsa” affianca una famiglia in situazione di bisogno e instaura con essa una relazione solidale e di prossimità: i membri della famiglia di supporto offrono un sostegno emotivo ma anche le proprie specifiche competenze per aiutare la famiglia “affidata” a individuare situazioni di disagio non ancora conclamato, ad intervenire precocemente sulle problematiche familiari in essere e cercare di evitare l’allontanamento dei minori dal loro nucleo di origine.
In questo modo si favorisce l’interazione tra famiglie, enti e servizi, per creare una collaborazione concreta ed efficace tra pubblico e privato nel sociale. L’affiancamento permette quindi di instaurare un rapporto di parità e reciprocità che sostiene senza dividere, con uno sguardo diverso sulla famiglia, vista sempre come una risorsa.
L’iniziativa, che nel 2007 ha ottenuto la menzione speciale nel Bando Nazionale del Ministero per la Famiglia, è stata inserita nelle politiche sociali di Torino e Ferrara e sta proseguendo la fase di sperimentazione in altri comuni e province del nord Italia (Parma, Como, Verona).
Nel Comune di Novara, a seguito dei primi contatti tra le Fondazioni e l’Assessorato alle Politiche sociali e per la Famiglia, i lavori preliminari per l’avvio del progetto sono iniziati nell’autunno del 2012. La sede principale è il Centro per le famiglie, in Largo Don Minzoni 8, presso cui nuclei familiari e associazioni del territorio possono rivolgersi per avere maggiori informazioni ed eventualmente aderire al progetto. L’intento è quello di aumentare l’interazione tra servizi sociali e associazioni del territorio, nell’ottica di consolidare una collaborazione sempre più efficace tra pubblico e privato sociale.
La Fondazione De Agostini e la Fondazione della Comunità Novarese sosterranno finanziariamente la sperimentazione (che prevede l’attivazione di otto affidi da famiglia a famiglia), mentre la Fondazione Paideia seguirà tutto il percorso, condividendo con le altre realtà del territorio il knowhow per lo sviluppo del modello di intervento. Gli operatori del Comune di Novara lavoreranno insieme con le Fondazioni in comitati appositamente predisposti che si occuperanno degli aspetti tecnici, dell’avvio delle esperienze di affido, del monitoraggio, della valutazione del progetto e delle strategie di intervento generali. Un ruolo importante sarà svolto anche dalle associazioni, che parteciperanno attivamente alla sperimentazione segnalando famiglie disponibili all’affiancamento e famiglie in situazione di difficoltà. A tal fine è stata avviata una collaborazione con il Centro Servizi per il volontariato della Provincia di Novara che contribuirà al progetto favorendo il contatto con le diverse realtà associative del territorio.
Nella foto la firma dell'accordo.
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