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L’anno di servizio civile finirà nel curriculum

Un decreto legislativo del governo istituisce il "Repertorio nazionale dei titoli e delle qualifiche professionali": uno strumento in più per certificare competenze extrascolastiche come l'esperienza del servizio e il volontariato

di Redazione

“Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualifiche professionali”. Si chiamerà così la nuova certificazione che chiunque, in particolare i giovani alle prese con i primi contatti con il mondo del lavoro, potrà inserire nel proprio curriculum. Si tratta di una sorta di libro di competenze extrascolastiche, che tengono conto di esperienze formativa particolari, come quella del Scn, Servizio civile nazionale (in Italia o all’estero), delle iniziative di volontariato e di alcune attività del tempo libero, sulla base di attestati rilasciati da enti titolati.

A far nascere questo nuovo strumento è un decreto legislativo varato dal governo Monti lo scorso 11 gennaio 2013 (ora in attesa di esser pubblicato in Gazzetta ufficiale, riporta il Sole 24 Ore). Il tempo di attuazione del decreto è di 18 mesi, nei quali dovranno essere messe a punto le linee guida e le specificità per rendere operativo il provvedimento. È dal 2006 che l’Unione Europea sta spingendo gli Stati membri a varare tale Repertorio: ora l’Italia sembra voler fare sul serio. Un primo tassello a favore dell’emersione delle competenze acquisite durante l’anno di servizio civile, con il beneplacito degli enti di invio dei volontari, che da anni chiedono che venga certificato tale riconoscimento formativo, spendibile poi da parte del giovane nelle scelte lavorative future.

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