Non profit

Il boom del non profit italiano

Domani verrà presentato il nono censimento sul terzo settore prodotto dal Cnel sui dati Istat. Ecco i primi dati disponibili

di Redazione

«Il censimento è un’operazione che servirà a dare consapevolezza allo stesso non profit che vedrà certificata per così dire la propria consistenza numerica e gli effetti che la sua attività ha sulla vita sociale ed economica del Paese. Penso al ruolo di promozione della partecipazione sociale, alla gestione dei beni comuni, alla vitalità che un tessuto associativo è in grado di trasmettere a un territorio. E servirà a chi deve interloquire con queste realtà per conoscerne la reale consistenza e far venire meno quell’atteggiamento di superficialità con cui spesso si guarda a questo mondo».

Così Enrico Giovannini, l'attuale Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ed allora presidente dell'Istat, spiegò a Vita nel novembre 2012 il lavoro che la sua agenzia in partenership con il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro si apprestava a cominciare. Si trattava del rapporto che avrebbe censito il non profit italiano. Domani finalmente verrà presentato a Roma “Il Censimento dà valore al non profit”.

Ecco le prime cifre disponibili che parlano di un mondo in crescita, dinamico e sano nonostante la crisi economica.  

Nel decennio 2001-2011 il settore non profit è stato il più dinamico (+28% le istituzioni e +39,3% gli addetti) del sistema produttivo italiano. Nello stesso periodo il numero delle imprese è cresciuto dell’8,4% e quello dei loro addetti del 4,5%, la variazione intercensuaria più bassa negli ultimi 40 anni. In diminuzione il numero delle istituzioni pubbliche (-21,8%) e i loro addetti -11,5%).

Grafico 1. Unità giuridico-economiche e addetti delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle istituzioni non profit. Censimenti 2011 e 2001, variazioni percentuali

Fonte: Istat 2013, censimento dell'industria e dei servizi 2011

Sempre più non profit in Italia
Al 31 dicembre 2011, le istituzioni non profit attive in Italia sono 301.191 (+28% rispetto al 2001). L’incremento riguarda quasi tutte le regioni italiane, con punte sopra la media nazionale al Centro e nel Nord-ovest. Rilevante anche l’apporto di risorse umane impegnate nel settore. Le istituzioni non profit contano infatti sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di volontari, 681 mila dipendenti, 271 mila lavoratori esterni e 5 mila lavoratori temporanei.

Prospetto 1. Numero di istituzioni non profit attive e di risorse umane impiegate. Censimenti 2011 e 2001, variazioni percentuali

Fonte: Istat 2013, censimento dell'industria e dei servizi 2011 e istituzioni non profit

Andamento dell'occupazione
Gli addetti delle istituzioni non profit presentano un andamento positivo in tutte le ripartizioni geografiche. Significativo l’apporto delle istituzioni non profit nei settori della sanità e dell’assistenza sociale, con 36.010 istituzioni attive a fronte di 474 istituzioni pubbliche e di 246.770 imprese, costituite però quasi interamente da lavoratori autonomi e liberi professionisti che svolgono attività mediche e paramediche indipendenti. La crescita del numero di addetti del non profit per il settore sanitario e dell’assistenza sociale nel periodo intercensuario è pari al 47,2%, di gran lunga l’aumento percentuale più consistente.

Prospetto 2. Addetti delle imprese, delle istituzioni pubbliche e delle istituzioni non profit per settore di attività economica. Censimento 2011, variazioni assolute e percentuali 2011/2001

Il non profit primeggia nella cultura, nello sport e nell'assistenza sociale
In base all’analisi per attività economica il non profit costituisce la principale realtà produttiva del Paese nei settori dell’Assistenza sociale (con 361 istituzioni non profit ogni 100 imprese) e delle Attività culturali, sportive, di intrattenimento e divertimento (con 239 istituzioni non profit ogni 100 imprese). Inoltre il peso della componente non profit nell’Assistenza sociale risulta rilevante anche in termini di occupazione: 418 addetti non profit ogni 100 addetti nelle imprese.
 

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