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L’Italia vende al Kazakistan armi da guerra

Secondo l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia l'anno scorso - per la prima volta - l'Italia ha esportato in Kazakistan armi ad uso militare, benché si sapesse delle violazioni delle libertà civili nel Paese. Chiesta un'interrogazione parlamentare

di Redazione

L’Italia spedisce in Kazakistan armi “civili” e da guerra. Lo dice l’Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere di Brescia, che da tempo monitora le esportazioni di armi dalla provincia di Brescia, in relazione alla situazione dei diritti umani nei paesi destinatari. «Siamo sorpresi – afferma Piergiulio Biatta, presidente di OPAL – nel vedere che, nonostante le ripetute denunce di violazioni delle libertà democratiche e civili da parte delle forze dell’ordine kazake, continuano le esportazioni di armi verso quel paese dall’Italia e soprattutto da Brescia, la provincia in cui si concentra la maggior produzione di armi italiane».

L’anno scorso infatti il governo italiano ha autorizzato per la prima volta in 20 anni esportazioni di armi ad uso militare verso il Kazakistan: 40 fucili d’assalto cal. 7,62x39mm NATO modello ARX 160, insieme con 40 lanciagranate cal. 40mm modello GLX-160 comprensive di mille granate dello stesso tipo, e inoltre 3 pistole semiautomatiche PX4 Storm corredate da 6 dispositivi di soppressione del rumore da sparo. A fare l’elenco è Giorgio Beretta, analista di OPAL: «Buona parte di queste armi risulta esportata dalla provincia di Brescia ed è già giunta a destinazione», conclude Beretta. Altrettanto allarmanti i flussi di esportazioni di cosiddette “armi civili” registrati in uscita dalla provincia di Brescia verso il Kazakistan: flussi che non raggiungevano i 47mila euro nel 2007 ma che sono arrivati a sfiorare i 600mila euro nel 2011 e che sono proseguiti sicuramente fino al gennaio 2013 (41.900 euro in un solo mese) e probabilmente anche al mese di aprile.

L’Osservatorio OPAL di Brescia invierà quindi a breve una richiesta urgente al Questore e Prefetto di Brescia per conoscere tipologia e destinatari delle armi recentemente esportate da Brescia verso il Kazakistan. Chiede inoltre ai parlamentari di rivolgere un’interrogazione urgente per sapere se il Governo ha autorizzato nel 2013 altre esportazioni di armi destinate alle Forze Armate, alla Polizia e alle forze di sicurezza e per sospenderle immediatamente finché non sia chiarita la situazione del trattamento dei dissidenti in Kazakistan.
 

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