In queste ore la politica italiana dà l’addio al governo Letta, dimissionario non senza polemiche, e si appresta a dare il benvenuto a un nuovo esecutivo con tutta probabilità guidato da Matteo Renzi. Un governo, quello di Letta, cui non sono state certo risparmiate critiche per ciò che non ha fatto (e poteva fare) sul fronte sociale (e anche Vita non è stata certo tenera), eppure l’ormai ex premier incassa un ringraziamento importante: quello delle cooperative italiane.
«Un ringraziamento sincero ad Enrico Letta per aver guidato il governo, con stile sobrio e con rispetto delle parti sociali, in un momento molto difficile per il Paese»: comincia così infatti un comunicato diffuso l’
Alleanza delle Cooperative Italiane, secondo la quale
l’Italia «ora gode di uno spread ridotto, di un’immagine migliore in Europa e registra i primi segnali, seppur timidi, di inversione di tendenza dell’economia».
Le cooperative benedicono anche l’arrivo di Renzi a Palazzo Chigi («La scelta del partito di maggioranza di candidare il proprio segretario alla guida dell’Esecutivo rappresenta un’indicazione positiva»), scrivono, e chiedono al nuovo governo «uno scatto forte» nel rafforzare i segnali di ripresa, favorire la crescita dell’occupazione, ricreare un rapporto di fiducia dei cittadini con lo Stato attraverso le necessarie riforme istituzionali.
Nell’auspicare che il nuovo governo venga costituito al più presto, l’Alleanza delle Cooperative chiede che nell’agenda di Renzi trovino posto alcune urgenze, tra le quali «la riduzione del carico fiscale su imprese e lavoro, la semplificazione burocratica, il miglioramento delle condizioni di accesso al credito ed il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione». E chiede in conclusione «un’attenzionme crescente» al mondo della cooperazione e, più in generale, dell’economia sociale e solidale, dicendosi pronta a confrontarsi per esporre idee e proposte «per la costruzione di un’economia ed una società più eque ed inclusive».
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