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Egitto: per poter lavorare una donna si finge uomo per 43 anni
La città di Luxor ha attribuito un riconoscimento a Sisa Abu Daooh, la donna che, dopo la morte del marito, si è finta maschio per 43 anni, per poter lavorare e mantenere così la propria famiglia
di Redazione

Ha ricevuto il Woman Breadwinner Award, il premio per le donne che sono il punto di riferimento anche economico della propria famiglia, Sisa Abu Daooh, la donna che, per 43 anni si è finta maschio, per poter lavorare e mantenere così la propria famiglia. A darne la notizia il quotidiano Al Arabiya.
Oggi 63 anni, Sisa Abu Daooh ha vestito gli abiti maschili già da giovanissima, subito dopo la morte del marito, avvenuta mentre lei era ancora incinta della loro primogenita Houda. Trovatasi sola, davanti alla necessità di allevare la figlia, Abu Daooh, ha deciso di prendere in mano la situazione, sfidando le regole sociali della sua comunità, dove il lavoro femminile non sarebbe stato accettato. “Piuttosto che mendicare per strada, ho preferito fare lavori manuali, spostare mattoni, sacchi di cemento e lucidare le scarpe, per mantenere me stessa, mia figlia e i miei nipoti.” Ha dichiarato Abu Daooh. “Per proteggermi dagli uomini, dalla durezza dei loro sguardi e dagli attacchi che mi sarebbero arrivati per via delle nostre tradizioni, ho deciso di diventare un maschio io stessa…indossare i loro vestiti e lavorare a loro fianco, in altri villaggi, dove nessuno mi conosceva.”
Commentando il premio dato dalla Direzione Solidarietà Sociale della Città di Luxor, Houda, la figlia di Sisa Abu Daooh ha ringraziato la madre per continuare, anche oggi, ad aiutare lei e i suoi bambini. Anche Houda infatti è rimasta vedova prematuramente. Oggi Sisa Abu Daooh lavora come lustrascarpe e dice di riuscire a portare a casa uno stipendio decente.
Foto: KHALED DESOUKI/AFP/Getty Images
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